Thiago Motta è atterrato a Malpensa | Decolla il progetto Juventus

Thiago Motta è atterrato a Milano domenica sera. Da quel momento una pagina bianca ha iniziato ad essere riempita di parole. Le prime di un nuovo capitolo di una storia a forti tinte bianconere.

Nella giornata di domenica lo scalo milanese di Malpensa, per una manciata di minuti, ha rappresentato l’ombelico del mondo mediatico. Nessun riferimento alle polemiche scatenatesi dopo l’annuncio di intitolare l’aeroporto di Milano a Silvio Berlusconi, ma soltanto la febbrile attesa di un popolo, quello bianconero, che bramava la discesa in campo, questa sì di berlusconiana memoria, del nuovo tecnico della Juventus, Thiago Motta.

Thiago Motta al JCenter
Thiago Motta – Foto Ansa – formatonews.it

Febbrile attesa giustificata da tre anni difficili da dimenticare, nonostante la vittoria della Coppa Italia, quasi un colpo di reni insperato, e gradito, abbia addolcito l’amaro calice comunque avvelenato ulteriormente dalla finale reazione sproposita, anche se in parte comprensibile, di Massimiliano Allegri. Già Massimiliano Allegri. Il ritorno del tecnico livornese, fortemente voluto dall’allora presidente Andrea Agnelli, si è rivelato un errore pagato a caro prezzo, e non soltanto per l’elevato ingaggio garantito al tecnico. Ora il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, vuole attuare una rivoluzione. Quanto profonda e radicale dipenderà anche, e soprattutto, dalle risorse economiche che avrà a disposizione. Il primo passo è stato esonerare Massimiliano Allegri e chiamare al suo posto Thiago Motta. Non un piccolo passo. Il resto si sta sviluppando in queste settimane. Le porte girevoli del calciomercato saranno particolarmente sollecitate dalle parti della Continassa. Le numerose partenze, alcune delle quali inevitabili e dolorose, saranno compensate dai nuovi arrivi, alcuni dei quali destinati a cambiare i connotati tecnici, tattici e, si spera, anche caratteriali, della formazione bianconera.

Lo stratega Thiago Motta

Cristiano Giuntoli ha morso il freno per un anno, quando avrebbe voluto rivoltare la Juventus come un calzino. In quel momento, quello del suo arrivo, non è stato, però, possibile. Ora il tempo è maturo e fin dal mese di gennaio ha inseguito l’obiettivo Thiago Motta per illustrandogli nel dettaglio il progetto della nuova Juventus che ha elaborato nel corso di diversi mesi.

Thiago Motta al Bologna
Thiago Motta – Foto Ansa – formatonews.it

Giuntoli aveva pensato a Motta anche come successore di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli. Poi è arrivata la chiamata della Juventus ed ecco che quell’idea è stata messa in valigia e portata sotto la Mole. Il Bologna ha rappresentato il capolavoro del tecnico italo-brasiliano. Il popolo bianconero adesso spera di rivedere non soltanto una Juventus nuovamente vincente ma anche capace di ottenere il massimo risultato andando oltre l’ormai canonico ‘minimo sforzo’. La vittoria inseguita e cercata attraverso la pura estetica. I precedenti, in tal senso, non inducono all’ottimismo. Alla Juventus Gigi Maifredi, anche lui proveniente dal Bologna, non è riuscito a coniugare spettacolo e risultati. Un’esperienza durata soltanto un anno. Così, come in tempi più recenti, quella di Maurizio Sarri non ha goduto di maggiore fortuna. Il tecnico toscano ha guidato la Juventus alla vittoria del nono ed ultimo scudetto consecutivo dell’era Agnelli, ma lo stesso presidente, anche qui dopo soltanto un anno, ha dato poi avvio alla restaurazione richiamando alla Continassa Massimiliano Allegri.

Il sorriso di Thiago Motta, allo Juventus Center, sembra rappresentare il migliore antidoto contro la malasorte. Occorrerà, però, che nei momenti difficili, che non mancheranno, soprattutto all’inizio, la società gli sia sempre accanto. Per provare a cambiare la storia. E riportare la Juventus dentro la sua storia.

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