Un Mako nei mari di Genova: cosa sappiamo dell’avvistamento dello squalo?

I primi avvistamenti qualche giorno fa poi la clip virale sui social network. A largo di Genova osservato un esemplare di squalo mako.

È stato un pescatore a riprenderlo con il proprio smartphone e poi a postare il video sul web, ovviamene il video è rimbalzato da una parte all’altra della rete – e non poteva andare diversamente. Di cosa si tratta? Per l’esattezza di uno squalo mako, anche conosciuto come mako pinna corta. Parliamo di una specie protetta del mar Mediterraneo, soprattutto considerando come gli esemplari presenti siano in diminuzione in tempi recenti.

Squalo mako a Genova, cosa sappiamo
Nei mari di Genova è stato avvistato solo qualche ora fa uno squalo mako da un pescatore – formatonews.it

A lanciare l’incredibile notizia è la pagina Instagram TopSub_underwaterlife che ha pubblicato le riprese di Simone Agostini, che si trovava nella zona di Sampierdarena. L’uomo stava pescando e a un certo punto vede abboccare lo squalo. A confermare l’identificazione fino a poche ore fa incerta sono stati diversi esperti. In tanti si staranno chiedendo se si tratti di un evento eccezionale oppure no, i biologi marini concordano sulla risposta.

Squalo mako a Genova, strano avvenimento o consuetudine?

Non è la prima volta che nei nostri mari viene avvistato uno squalo mako, già nel 2022 un gruppo di pescatori si trovava nei pressi della diga foranea di Genova ne individuò uno. Credevano avesse abboccato un grosso esemplare di tonno invece si accorsero ben presto che si trattava di altro. Anche Angelo Palombo, ex capitano della Sampdoria, ebbe modo di avvistare questa specie protetta a largo della costa genovese. Lo stesso è capitano a Simone Agostini, solamente qualche ora fa, durante una battuta di pesca.

Squalo mako a Genova, bisogna preoccuparsi?
Non è la prima volta che nei nostri mari viene avvistato uno squalo mako – formatonews.it

Nonostante le iniziali smentite, alla fine sono stati diversi esperti a spiegare di cosa si trattasse. Parliamo di un pesce che appartiene alla famiglia dei Lamnidi e che ama le acque calde, di solito superiori ai sedici gradi centigradi. I biologi hanno potuto constatare in tempi recenti una forte diminuzione della sua presenza in mare – per via della pesca accidentale – ma comunque non si tratta di un avvenimento particolarmente eccezionale.

Massimiliano Bottaro, biologo Marino, ai microfoni di Genova Today ha commentato così la notizia: “Siamo di fronte a una specie tipica del Mediterraneo, tra l’altro è una delle poche che gode di una minima tutela, perché sbarcare un mako a fini commerciali è vietatissimo e questo è importante che lo sappiano tutti”.

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