Euro e arte: qual è la connessione nel nostro paese?

Le monete di uno stato dicono molto del paese in questione. Cosa dice l’Euro dell’Italia come paese? Scopriamolo assieme.

Da sempre le monete di uno stato rappresentano l’identità e i valori che quest’ultimo promuove. I cittadini che utilizzano le monete sono legati ad esse in una sorta di rapporto di identità, ci si rispecchia così tanto nei simboli delle monete che, quando si va in vacanza, si tende a portare con sé una moneta del posto. Questo piccolo oggetto rappresenterà non solo i ricordi, ma anche i valori, la cultura e la simbologia del luogo in cui siamo stati.

Arte e Euro
Oggi come in passato, le monete sono molto più di un elemento commerciale – formatonews.it

Nell’antichità era uso comune raffigurare sulle monete i vari imperatori ma anche figure divine e simboliche. Ad Atene, ad esempio, era possibile trovare sulle monete la figura della civetta simbolo della dea Atena. Che dire di oggi? Cosa viene rappresentato? Come in passato, anche oggi le monete sono ricche di simboli che rappresentano il paese. Nel caso dell’Italia, è possibile trovare capolavori di arte ed architettura che valorizzano il nostro patrimonio storico artistico. Si pensa spesso che l’arte sia esclusiva di pochi e che bisogna necessariamente visitare luoghi fisici per fare un’esperienza artistica. In realtà, ci sono mille modi per vivere l’arte. L’arte, infatti, può trovarsi ovunque perfino nelle nostre tasche.

Un viaggio nell’arte attraverso l’Euro: 1, 2 e 5 centesimi

Il nostro Euro non solo è uno strumento per il commercio ma racconta storie, culture e tradizioni. Era il 1° gennaio del 2002 quando l’Euro entrava fisicamente nelle tasche di tutti i cittadini europei. Sono 8 le monete che abbiamo imparato a conoscere. Il taglio più piccolo è la moneta da 1 centesimo con la sua rappresentazione del Castel del Monte ad Andria. Questo splendido castello ha una pianta ottagonale e venne costruito per volontà di Federico II di Svevia. L’edificio è decorato sia esternamente che internamente con molti simboli mitologici e astrologici.

Viaggio nell'arte
Castel del Monte è il gioiello di Federico II di Svevia – formatonews.it

Questo ha fatto pensare che, sebbene nel corso degli anni il castello sia stato utilizzato per diversi scopi, anche come sede carceraria, in realtà potrebbe essere nato come una sorta di tempio del sapere. La stessa struttura costruita secondo la serie di Fibonacci e la sezione aurea, suggerirebbe uno scopo accademico.

Ci spostiamo a Torino, invece, per quanto riguarda la moneta da 2 centesimi. Più precisamente sulla moneta è raffigurata la Mole Antonelliana, edificio simbolo di Torino. La gigantesca struttura venne completata nell’ottobre del 1888, lo stesso anno in cui venne inaugurata a Parigi la Torre Eiffel. Proprio per questa coincidenza e per la loro incredibile altezza, i due edifici sono stati molto spesso paragonati. Alta 167,5 metri, ad oggi, ospita il Museo nazionale del cinema.

Così come la moneta da 1 centesimo, anche questa non è più in produzione dal 2018. L’ultima moneta da piccolo taglio è quella da 5 centesimi. Su questa moneta è raffigurato uno degli edifici che più rappresenta l’Italia nel mondo: parliamo del Colosseo. Edificato in epoca Flavia, la struttura detiene il primato di più grande anfiteatro del mondo e la sua importanza va ben oltre Roma stessa. Parlando dell’edificio, il monaco inglese Beda, scrisse che “finché esisterà il Colosseo esisterà anche Roma, quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma, e quando cadrà a Roma, cadrà anche il mondo”.

Le altre monete: 10, 20 e 50 centesimi

Con i tagli di moneta successivi, si passa dall’architettura all’arte figurativa. Infatti, la moneta da 10 centesimi riporta l’effige della Nascita di Venere, il famoso dipinto realizzato nel 1485 da Sandro Botticelli. Oggi conservato a Firenze, negli Uffizi, l’opera è un tripudio di simbologia e mitologia. La figura di Venere che emerge dalle acque su una conchiglia è simbolo di bellezza ideale e di armonia. Questa specifica moneta celebra il Rinascimento italiano ed il suo contributo alla cultura mondiale.

Le monete e l'arte
La Venere di Botticelli si staglia sui 10 centesimi – formatonews.it

La moneta successiva, quella da 20 centesimi ci porta dritti nel ‘900 con un’opera di Umberto boccioni. Si tratta della scultura simbolo del futurismo: Forme uniche nella continuità dello spazio. Nel celebrare la velocità e la forza del dinamismo, il futurismo pone al suo centro l’importanza del progresso delle scienze, così come recita lo stesso Manifesto dei pittori futuristi del 1910.

La moneta da 50 centesimi, invece, ci riporta a Roma. L’effige sulla moneta ritrae la statua equestre di Marco Aurelio, si tratta di una statua alta più di 4 metri. Attualmente l’opera originale si trova custodita nel Palazzo dei Conservatori, mentre una copia è stata esposta in piazza del Campidoglio, a Roma. Sotto il genio ed il talento di Michelangelo Buonarroti, piazza del Campidoglio venne completamente rifatta per commissione di Papa Paolo III. Al centro della piazza stessa è presente un disegno michelangiolesco sulla pavimentazione che forma una sorta di rosone, al centro del quale è attualmente posta la copia della statua dove prima sorgeva l’originale per volontà di Michelangelo stesso.

Le monete di alto calibro: 1 e 2 Euro

Ci troviamo, infine, a guardare più da vicino le ultime due monete, forse quello che utilizziamo maggiormente. Sulla moneta da 1 euro è rappresentato il famoso Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Il disegno mostra un uomo inscritto in un cerchio e in un quadrato, rappresenta lo studio delle promozioni ideali del corpo umano e simboleggia l’unione tra arte e scienza, un tema molto caro a Leonardo stesso. Attualmente conservato nel Gabinetto dei disegni e delle stampe della Galleria dell’accademia di Venezia, il disegno fatto a penna e inchiostro su carta pone l’uomo al centro di tutte le cose.

Le monete di alto calibro
Spetta a Leonardo da Vinci il posto d’onore sulla moneta da 1 euro – formatonews.it

Nella moneta da 2 euro incontriamo le ultime due figure di spicco di questo nostro viaggio. Si tratta di Dante Alighieri ritratto dalla mano di Raffaello Sanzio. Il viaggio attraverso le raffigurazioni delle monete che utilizziamo tutti i giorni finisce a Città del Vaticano, più precisamente nella Stanza della segnatura nei Musei Vaticani. L’affresco in questione è la Disputa del sacramento che rappresenta una discussione sul mistero dell’eucarestia. Tra vari personaggi, Raffaello ritrae Dante Alighieri con la sua tipica corona d’alloro. La rappresentazione del padre della lingua italiana è una celebrazione alla cultura e alla letteratura del paese.

Dunque, partendo dell’architettura fino ad arrivare alla pittura e alla scultura, le monete italiane rappresentano un pezzo significativo del nostro patrimonio e ci offrono l’opportunità per considerare quella che è stata la storia del nostro paese. La prossima volta che ci troveremo a maneggiare una moneta, prendiamoci qualche minuto per riflettere sull’incontro tra arte e storia.

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