Stonehenge, l’incredibile scoperta riguarda le pietre: ecco da dove provengono

Il mistero sull’altare di Stonehenge si infittisce. Nuovi dettagli sui leggendari megaliti che si trovano a Salisbury, in Inghilterra.

“Trasportare un carico così massiccio sarebbe stato estremamente impegnativo”, a parlare è Chris Kirkland, uno dei co-autori dello studio condotto di recente sui megaliti di Stonehenge. L’altare è tutt’oggi in piedi nel bel mezzo della pianura di Salisbury, in Inghilterra, e, come è noto, si tratta di un luogo ancora frequentatissimo. Ad esempio in migliaia si radunano qui durante i solstizi, in occasione dell’allineamento astronomico della curiosa costruzione – se così si può definire.

Stonehenge, lo studio sulle pietre e la scoperta
L’altare di Stonehenge, in Inghilterra, attrae ogni anno milioni di visitatori – formatonews.it

Pare che il monumento sia stato eretto dalle popolazioni presenti nella zona tra il 3.100 e il 1.600 a.C. ma le sue origini rimangono avvolte da un fitto mistero. La narrazione si è complicata ulteriormente di recente, per via delle nuove ricerche portate avanti da un team di esperti sulla Pietra dell’Altare, il lastrone più grande, quello da sei tonnellate, posizionato proprio al centro della struttura. Analizzando la composizione e il DNA delle pietre si è arrivati a conclusioni particolarmente sorprendenti.

Stonehenge, da dove viene la Pietra dell’Altare? “La nostra analisi…”

Come gli appassionati della vicenda già sapranno, i megaliti di Stonehenge sono di natura differente. Il monumento è infatti composto da pietre di sarsen e pietre blu, le prime sarebbero state prelevate dai dintorni, dalla pianura di Salisbury, mentre le altre proverrebbero dal Galles, dal Mynydd Preseli, a oltre duecento chilometri di distanza. Tra tutte le lastre di arenaria, quella che da sempre ha incuriosito gli esperti è senza dubbio la Pietra dell’Altare.

Stonehenge, il mistero si infittisce: la scoperta
Lo studio sulla Pietra dell’Altare di Stonehenge svela nuovi dettagli sull’origine del monumento – formatonews.it

Lo studio pubblicato di recente sulle pagine della rivista Nature ha svelato come la composizione chimica di quest’ultima non sarebbe compatibile con quella delle altre pietre blu. Pare infatti possa provenire non dal Galles ma dalla Scozia, per arrivare nel luogo dove si trova ora avrebbe percorso circa settecento chilometri, probabilmente via mare, lungo le coste della Gran Bretagna.

“La nostra analisi ha rilevato che specifici granuli di minerali hanno per lo più un’età compresa tra mille e duemila milioni di anni, mentre altri minerali hanno circa 450 milioni di anni”, è il racconto del geologo britannico Anthony Clarke, che poi ha aggiunto: “Ciò fornisce un’impronta chimica distinta che suggerisce che la pietra proviene da rocce nel bacino delle Orcadi, in Scozia”.

Gestione cookie