Come capire se è stato un semplice flirt all’ombra del sole o qualcosa di più serio? Attenzione a questi segnali.
L’estate, si sa, è la stagione degli amori. Anche le circostanze e le condizioni ambientali giocano un ruolo cruciale nella formazione di questo delicato e imprevedibile sentimento. Eventi all’aperto, viaggi: tutte le attività tipiche del periodo estivo concorrono a dare forma a un ambiente più rilassato. Una spensieratezza che costituisce l’habitat ideale, il brodo di coltura di un incontro sentimentale.
Volendo ci si mette anche la chimica: esporsi al sole, è cosa nota, innalza i livelli di serotonina nel nostro cervello. Naturalmente sarebbe grottesco ridurre tutto a una questione di ambiente, di clima e di chimica ormonale. Meno che meno è riducibile a un accoppiamento animalesco. L’amore umano è e rimarrà sempre sempre un mistero.
Tutti noi bramiamo l’amore vero, quello che non ha una data di scadenza (che va bene al massimo per le uova). Come capire allora, per dirla con le parole del grande Lucio Battisti, se non sarà un’avventura e basta? E come accorgersi se quella scintilla che abbiamo sentito scattare dentro è solo un gioco e non un fuoco? Solo un innamoramento passeggero, una semplice infatuazione? Oppure sarà amore vero, quello che si radica e dura nel tempo? Alcuni segnali possono aiutarci.
I segnali che ci dicono se è amore vero
Una grande mano può darcela la distinzione elaborata dagli psicologi Elaine Hatfield e Richard Rapson tra due tipi principali di amore: l’amore passionale (passionate love) e l’amore com-passionale (compassionate love). L’amore passionale è caratterizzato da passioni forti, dal desiderio e dai pensieri intensi nei riguardi della persona che ci attira. L’amore compassionale invece è un tipo di esperienza più profonda e stabile, dove si impongo sentimenti come fiducia reciproca, lealtà, affetto.
Il limite dell’amore passionale è la sua fugacità. La scintilla scatta rapidamente, ma con altrettanta rapidità svanisce. Come accade, spesso e volentieri, agli amore estivi nati all’ombra del sole e degli ombrelloni. In questo somigliano alle bollicine dello champagne. Sono intensi, travolgenti e gradevoli. Stati d’animo, emozioni passeggere, brividini del cuore che durano lo spazio di un istante prima di svanire nell’aria.
La dimensione dell’amore-passione è il presente, un magico presente ebbro di sensazioni intense che non fa spazio a preoccupazioni o responsabilità. Si coglie l’attimo e ci si gode la vita. Come accade nell’utopia del paese dei balocchi, la tipica bolla adolescenziale che si conclude regolarmente con la fine dell’estate. Dal canto suo l’amore-compassione è decisamente meno intenso. In compenso dura decisamente di più, essendo proiettato verso il futuro. La scintilla ha acceso un fuoco che, alimentato debitamente, è diventato un fuoco in grado di durare a lungo.
L’amore passionale fa sentire le farfalle nello stomaco. Ma raramente sopravvive ai due anni, fa notare Elaine Hatfield. All’opposto, l’amore compassionale ha tutte le carte in regola per sfociare nella vita a due, dove si com-patisce insieme affrontando con un cuor solo le difficoltà che inevitabilmente la vita pone sul nostro cammino.
Come distinguere allora tra innamoramento e amore? Da un punto di vista ideale, la scintilla dell’innamoramento dovrebbe evolversi nel fuoco dell’amore vero. Se a predominare in noi è l’attrazione verso quella persona, quasi sicuramente siamo infatuati. Se invece ci accorgiamo che le famose farfalle nello stomaco si sono tramutate in sentimenti più profondi (fiducia, tenerezza, preoccupazione sincera per il bene altrui), allora potremmo davvero essere in presenza di un segnale dell’amore autentico.
