La decisione estrema (ma non del tutto inaspettata) di Re Carlo suona come un ammonimento per Andrea: le ragioni del sovrano.
Che il passo falso di Andrea sia costato tantissimo al principe non è di certo un mistero: per quanto infatti la Royal Family si sia abituata agli scandali e al clamore mediatico nel corso dei decenni, venendo a patti con la notorietà spropositata di alcuni dei suoi membri, la denuncia al Duca di York è stata troppo perfino per i Windsor che avrebbero preferito non avere mai nulla a che fare con un’accusa simile.
Anche perché, aspetto questo per nulla trascurabile, il sovrano del Regno Unito è anche a capo della Chiesa Anglicana, saldando e fondendo così in un’unica persone le due istituzioni più importanti di sempre, e non solo in Gran Bretagna. Insomma, la testimonianza di Virginia Giuffrè sugli scandali sessuali legati al giro di affari del magnate Jeffrey Epstein, e che hanno coinvolto Andrea, hanno scombussolato non poco la Royal Family.
Da quel momento il principe vive da osservato speciale e le sue uscite pubbliche sono state ridotte all’osso per evitare ulteriori scandali, specialmente in un periodo così delicato per la Corona inglese. E in tal ottica, l’ultima, nonché drastica, decisione di Carlo, fa capire bene la direzione intrapresa dal sovrano che non sembra essere più disposto a fare sconto a nessuno.
Carlo e Andrea, i due fratelli ai ferri corti: tutta colpa della scelta del sovrano
Dopo il rifiuto reiterato da parte di Andrea di lasciare il Royal Lodge (la residenza dove il principe risiede dal 2003), Carlo è passato al contrattacco, facendo valere la sua autorità non solo di monarca, ma anche di fratello maggiore. Il re, infatti, ha deciso di togliere la sicurezza al fratello. In questo modo Andrea sarebbe più “invogliato” a lasciare la casa in cui sta adesso per traslocare a Frogmore Cottage, l’ex residenza di Harry e Meghan.
Come riportato dal ‘Sun on Sunday‘ e dal ‘The Times‘, dato che le spese per la sicurezza del fratello ricadono sulle finanze di Buckingham Palace, Carlo non avrebbe rinnovato il contratto con la società che se ne occupa. Il principe Andrea, ricordiamo, non è più un “dipendente” della Corona nel senso più stretto del termine, motivo per cui garantirgli la scorta (con i soldi dei contribuenti) non è proprio il massimo in termini di immagine e affidabilità.
La mossa di Carlo però è del tutto strategica: se Andrea scegliesse di trasferirsi, non avrebbe problemi di alcun tipo proprio perché Frogmore Cottage (molto più vicino al Castello di Windsor) si trova in un’area sempre sorvegliata. E poi, si tratta di un risparmio non da poco per il re che ha fatto del risparmio il suo tratto distintivo. La sicurezza al duca di York, infatti, quattro milioni di dollari all’anno.
