Perché si è tornati a parlare di Worldcoin?

Worldcoin è uno dei progetti più ambiziosi nel mondo delle criptovalute, tuttavia solleva importanti domande su privacy, sicurezza e governance.

Worldcoin è una criptovaluta lanciata nel 2023 da Sam Altman, CEO di OpenAI e co-fondatore di questo progetto ambizioso. Il suo obiettivo principale è creare una rete globale di identità digitali basate sulla verifica biometrica, abbinata a un sistema di distribuzione universale di criptovaluta.

Worldcoin: cos'è e come funziona la criptovaluta di OpenAI
WorldCoin è legale? Cosa c’è da sapere sulla cripto – formatonews.it

Il progetto ha suscitato grandi discussioni sia per le sue potenzialità tecnologiche che per le implicazioni etiche e legali legate alla privacy e alla sicurezza. Di seguito, scopriamo come funziona e perché è così discussa.

Come funziona Worldcoin e da cosa nasce il dibattito

Worldcoin si basa su due componenti principali: un sistema di riconoscimento biometrico e una criptovaluta. Per partecipare, gli utenti devono scansionare la propria iride attraverso un dispositivo chiamato “Orb”, un’apparecchiatura fisica che utilizza la scansione biometrica per verificare l’unicità di ciascun individuo. Dopo la verifica, viene creato un “World ID”, un’identità digitale unica e anonima che conferma che l’utente è una persona reale e non un bot o una identità fittizia.

Una volta registrato, l’utente può ricevere gratuitamente dei token come parte di un’iniziativa che punta alla distribuzione universale della criptovaluta. Questo si collega all’idea di fornire un reddito universale in futuro, sostenuto da una criptovaluta globale.

Tuttavia è oggetto di discussione per diversi motivi, che spaziano dalla protezione dei dati personali all’efficacia del progetto nel raggiungere i suoi obiettivi. Uno dei punti più controversi riguarda la raccolta e l’archiviazione delle informazioni biometriche.

Come funziona Worldcoin e da cosa nasce il dibattito
Worldcoin, moneta rivoluzionaria o rischio per la privacy? – formatonews.it

Sebbene Worldcoin affermi che le scansioni dell’iride siano convertite in stringhe numeriche anonime e che le immagini non vengano conservate, molti esperti di privacy sono preoccupati per l’enorme quantità di dati sensibili coinvolti. Il rischio di violazioni della sicurezza o di utilizzi impropri è considerato elevato.

C’è poi chi mette in dubbio il fatto che gli utenti, soprattutto nei Paesi meno sviluppati, abbiano realmente una comprensione chiara di cosa significhi fornire i propri dati biometrici in cambio di criptovaluta. Le modalità di registrazione, spesso avvenute in luoghi pubblici con promesse di ricompense finanziarie, sollevano dubbi sul livello di consenso informato.

Nonostante la promessa di decentralizzazione tipica delle criptovalute, alcuni critici temono che, essendo gestita da una società centrale, possa diventare uno strumento di sorveglianza o controllo economico globale, a discapito della privacy e della libertà individuale.

Worldcoin si trova poi in un limbo legale in molte giurisdizioni. La raccolta di dati biometrici è severamente regolata in alcuni Paesi, e non è chiaro come il progetto affronterà queste sfide in futuro. Inoltre, le criptovalute sono soggette a legislazioni molto diverse a seconda del Paese, il che potrebbe ostacolare la diffusione globale del token.

Sam Altman ha dichiarato che l’obiettivo finale di Worldcoin è costruire una piattaforma equa e sicura per tutti, ma solo il tempo dirà se il progetto sarà in grado di mantenere queste promesse, senza compromettere diritti fondamentali come la privacy e la sicurezza degli utenti.

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