Vietato cantare: la protesta delle donne afghane corre sui social

Le nuove leggi approvate in Afghanistan hanno portato a maggiori restrizioni per le donne. Ma nonostante i divieti, sui social ha preso piede una protesta diventata internazionale.

Si fa sempre più critica la situazione per le donne in Afghanistan, in seguito all’emanazione di una serie di nuove disposizioni da parte della Guida Suprema. La Legge sulla prevenzione del vizio e la propagazione della virtù ha portato ad ulteriori restrizioni che vanno a limitare maggiormente il loro ruolo all’interno della società.

Approvate nuove leggi in Afghanistan
Le nuove leggi approvate in Afghanistan portano nuove restrizioni per le donne, che non possono nemmeno cantare in pubblico – Foto Ansa – formatonews.it

L’articolo 13 è quello che più si concentra su donne e ragazze, le quali non possono più mostrarsi con il volto scoperto (fondamentale per “evitare tentazioni”) e hanno il divieto di parlare, cantare, leggere o recitare in pubblico. Inoltre, è preclusa loro la possibilità di prendere parte a celebrazioni e non sono ammessi abiti attillati e corti. Proseguendo, sono impossibilitate a salire su mezzi di trasporto pubblico, a meno che con loro ci sia un accompagnatore di sesso maschile.

Alle afghane è proibito scoprirsi davanti ai non musulmani (oltre a stringere amicizie), così da non rischiare di essere “corrotte”, e guardare uomini che non siano il proprio consorte o membri della famiglia. Le nuove leggi si rivolgono anche agli afghani, che non possono indossare pantaloni che arrivano sopra al ginocchio. Niente musica, gioco d’azzardo, combattimenti tra animali, rapporti omossessuali e adulterio per loro. Inoltre, la barba dovrà sempre essere curata.

Afghanistan, le nuove restrizioni fanno scoppiare la protesta: le donne prendono voce sui social

L’articolo 17, poi, vieta la condivisione di immagini di “esseri viventi e contenuti contrari alla Sharia e alla religione” che vadano a ledere i musulmani. Chiunque non dovesse rispettare le regole imposte dalla Guida Suprema, potrà essere punito con una multa o con l’arresto. In caso di trasgressioni ripetute, gli interessati verranno portati in tribunale.

Le donne afghane protestano contro le nuove limitazioni
Nonostante le limitazioni imposte, la protesta delle donne afghane non si ferma – Foto Ansa – formatonews.it

Secondo le stime, solamente nell’ultimo anno in Afghanistan oltre 13 mila persone sono finite in carcere, colpevoli di atti contro la moralità. Le leggi legate a quest’ultima rientrano tra i regolamenti alla base del regime, applicati ai diversi ambiti della vita. Da quando, nel 2021, le truppe degli Stati Uniti hanno lasciato il Paese i talebani sono tornati al potere, insieme alle norme che mirano al controllo sulla popolazione.

Tra le leggi che più hanno attirato le preoccupazioni internazionali, figurano quelle che impediscono alle donne di parlare quando si trovano in pubblico, aprendo la strada ad una vera e propria soppressione delle loro voci, con terribili conseguenze per i diritti umani.

Nonostante il divieto, in moltissime hanno deciso di non lasciarsi “zittire” rispondendo all’introduzione della Legge sulla prevenzione del vizio e la propagazione della virtù con video diffusi sui social in cui è possibile vedere donne che protestano cantando, ballando e strappando foto dei talebani. La loro contestazione si è fatta sentire attirando l’eco di donne afghane, e non solo, provenienti da ogni parte del mondo che si sono unite alla battaglia online.

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