Lucio Battisti | È settembre il mese dei ricordi

Lucio Battisti ed il mese di settembre dove montano ‘pensieri e parole’ che hanno colori e sapori decisamente diversi. Il mese ‘giusto’ per ricordare un genio.

Vi sono diverse tipologie di date. Le date da ricordare, quasi obbligatoriamente, per il semplice motivo che sono associate, il più delle volte, a ripetitive scadenze di cui faremmo volentieri a meno.

Lucio Battisti
Lucio Battisti, scomparso il 9 settembre 1998 – Foto Ansa – formatonews.it

E poi vi sono le date che si ricordano, molto più volentieri, per il semplice motivo che ‘si vogliono ricordare’. Perché, nonostante il tempo che passa, riescono sempre a rilasciare strascichi di emozioni indelebili. E per chi ama la canzone d’autore il 9 settembre 1998 non potrà mai essere una data come le altre. Il giorno della prematura scomparsa di Lucio Battisti rappresenta la fine di un periodo ‘aureo’. Un’era durata circa trent’anni, capace di produrre capolavori musicali con decisi tratti innovativi dal punto di vista musicale. Lucio Battisti rappresenta uno dei rarissimi esempi di artisti di cui si può dire che c’è stato un prima ed un dopo. Dal suo avvento, in coppia con Giulio Rapetti, in arte Mogol, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta e negli anni a seguire, nulla sarà come prima. La musica italiana viene travolta, stravolta, ammaliata, conquistata dai testi di Mogol e dalle originalissime sonorità di Battisti.

È una rivoluzione musicale all’interno della stessa canzone d’autore italiana.

Lucio Battisti e l’evocativo 29 settembre

Il mese di settembre, però, nella storia di Lucio Battisti, non ricorda soltanto il momento più doloroso, quello del definitivo distacco, ma porta in sé anche il ricordo del primo grande successo della coppia d’oro della canzone italiana.

29 settembre Equipe 84
29 settembre Equipe 84 – Foto Ansa – formatonews.it

Il titolo 29 settembre è marchiato a fuoco sulla pelle di tutti i ‘battistiani’ della prima ora. Correva l’anno 1967 quando Mogol-Battisti hanno composto il loro primo brano di grande successo. Una canzone che racchiude, sinteticamente, le peculiarità ‘stilistiche’ che si svilupperanno negli anni successivi all’interno della loro sterminata produzione. 29 settembre è stata interpretata e portata al successo dall’Equipe 84 e dalla voce di Maurizio VandelliRenzo Arbore e Gianni Boncompagni hanno contribuito non poco al grande successo del brano avendolo trasmesso ripetute volte all’interno del loro programma radiofonico ‘cult’ Bandiera Gialla. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 1968, Lucio Battisti è stato ospite di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni a Bandiera Gialla. Una maniera, forse, per sdebitarsi dell’importante ‘sostegno’ ricevuto dai due noti conduttori. “Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età” ha scritto Francesco Guccini nella sua Canzone dei dodici mesi. Settembre è il mese giusto per ripensare a Lucio Battisti ed alla sua enorme ‘eredità’ artistica.

Tu chiamale, se vuoi, emozioni”.

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