Francesco De Gregori racconta la sua contemporaneità, la sua musica ed i suoi progetti ‘live’. Inevitabile il riferimento alla sua contemporaneità ‘privata’.
“E qualcosa rimane” in quel volto del giovane cantautore “biondo quasi come Gesù”. Lo scorso 4 aprile ‘Il Principe’ della Canzone d’Autore italiana ha compiuto 74 anni.
Oltre mezzo secolo di carriera. Oltre mezzo secolo di successi. Da solo, o in compagnia di illustri amici-colleghi, Francesco De Gregori ha raccontato sé stesso, i suoi cambiamenti nell’Italia che cambiava. I suoi capelli biondi non ci sono più e di solito c’è il cappello a coprire quella riservatezza che da sempre appartiene al suo carattere di artista. In un’intervista al Corriere della Sera, il cantautore romano ha raccontato la sua vita in questo 2024 così complicato da leggere, e da vivere, per millanta motivi. Gli anni possono anche passare, ma certo questa inevitabile, ed odiosa, caratteristica della vita di tutti gli umani non inficia sulla sua volontà di suonare, di cantare, di raccontare la sua storia attraverso le sue canzoni. Non soltanto quelle che intere generazioni conoscono a memoria, ma anche quelle meno note. Che non vuol dire affatto meno belle. Questo il pensiero di Francesco De Gregori:
“Mi piace l’idea che la mia carriera non debba essere per forza riassunta da quelle dieci o quindici canzoni che la gente ha conservato nella memoria e che magari ha passato alla generazione successiva. D’altronde sono convinto di aver scritto altri brani che meritano altrettanta attenzione: semplicemente sono meno noti perché le radio non li hanno mai passati”.
Francesco De Gregori, la sua musica e la sua Chicca
Esattamente dalle canzoni meno note, etichettate dal Principe come Nevergreen, ovvero perfette sconosciute, ripartiranno le sue serate dal vivo. Dal 29 ottobre al 23 novembre Francesco De Gregori sarà al Teatro Out Off di Milano.
Serate speciali soltanto per 200 spettatori. La maniera migliore per ‘godersi’ le note e le parole del cantautore romano. Una nuova avventura con i nuovi concerti live e quell’immagine sempre presente davanti ai suoi occhi, fissa nella sua mente e incollata al suo cuore. L’ha perduta un anno fa Francesca Gobbi, la sua ‘Chicca’, non soltanto sua moglie ma il suo ‘tutto’: “Mia moglie è stata una presenza continua per 50 anni. Siamo stati padre e madre, sorella e fratello, madre e figlio, amanti, sposi”. Una vita passata insieme. Quel ‘tutto’ fatto insieme a lei che ritorna, quotidianamente, più volte, in ricordi che scorrono via velocemente per lasciare lo spazio agli altri che seguiranno. “Questo ricordarla mi aiuta a superare la parte lancinante del dolore”.
Un’assenza ed un dolore che si potranno ‘toccare con mano’ anche in quelle serate milanesi dedicate a soli 200 fortunati spettatori. Forse lì, in un’atmosfera più intima, dove echeggeranno soltanto le note della sua chitarra e la sua voce, si sentiranno ancora di più.