Altro che cozy, un viaggio ad Edimburgo è un’avventura. Dalla nomea di Auld Reekie, la salsa patriottica, ai tunnel diretti alla Cena Nera.
Se si è sempre pensato ad Edimburgo come la classica città scozzese imbrumata di pioggia e dai colori foliage tanto amati da chi ha “autumn vibes da IG”, forse conosce sono la punta dell’iceberg di questo misterioso luogo. Confortevole ed enigmatica, ha delle tradizioni molto particolari. Nessuno direbbe che “puzza”, ma se è nota come Auld Reekie, c’è una motivazione più che valida. L’importante è però non farsi prendere dal panico se alle ore 13,00 di ogni giorno si è sul “piede di guerra”. Senza dimenticare che nessun condimento sarà mai speciale con la salsa del posto. Altro che ketchup e maionese, alle patate fritte ci pensano gli scozzesi. Tra un’assurdità e l’altra però, i misteri non mancano, e la Cena nera con i suoi tremendi tunnel sembra ricordare un dark fantasy popolare…
Niente di quello che si conosce su Edimburgo appare reale, ma un viaggio organizzato ad hoc può davvero diventare indimenticabile. In questa guida non si parla solo di luoghi, quelli li si trova facilmente con Google maps. Ma piuttosto di approfondire tutte quelle curiosità e tradizioni esistenti solo in questa magica città. Infatti, si va alla scoperta di 6 assurdi motivi per andarci, con 2 bonus per gli amanti del mistero a fine articolo.
Molti credono che basti visitare il Castello per assaporarne l’essenza, ma è qui che ci si sbaglia. Le atmosfere cupe che hanno ispirato i racconti gotici più famosi di sempre, esistono eccome. Ma nessuno avrebbe mai pensato che gli scozzesi avessero delle abitudini molto strane. La prima fra tutte è la nomea della città riconosciuta come Auld Reekie, letteralmente: “vecchia puzzolente”.
Si dice che la città non sia l’unico luogo caratteristico, perché è nelle periferie che si assapora la vera vita degli scozzesi. Amanti dell’orzo e lievito di birra, sono noti anche per le distillerie di Whisky. Proprio per questo, parrebbe che quando nel weekend si decide di esplorare paesini vicini, allontanandosi dal caos cittadino, la prima cosa che salta all’occhio, anzi al naso… è proprio questo mix di odori! Per chi viene da fuori potrebbe essere puzzolente, ma il beveraggio e la compagnia confortevole, sono garantite.
Al tempo stesso però, non mancano picchi di adrenalina. Perché proprio alle 13,00 di ogni giorno dal 1831 un cannone del Castello…spara! Tranne il giorno di Natale, il Venerdì Santo, e la Domenica. Se si pensa di essere sul piede di guerra, ebbene ci si sbaglia. Questa è un’assurda tradizione del posto. Perché il One O’Clock Gun spara? Semplice, per ricordare agli scozzesi che ore sono!
Odori caratteristici e rumori improvvisi, manca il senso del gusto: cosa delizia gli scozzesi? Il segreto della loro salsa fa ballare le papille gustative anche di chi non può fare a meno del ketchup!
Non solo foliage, un viaggio ad Edimburgo è assurdo!
Se ogni britannico che si rispetti mangia le sue chips accompagnate dal fish, o semplicemente con delle salse comuni, nello specifico gli scozzesi creano una magia senza precedenti. Si è giunti al quarto assurdo motivo che rende unico il viaggio ad Edimburgo. Non c’è niente che li delizia più della “Salt ‘n’ sauce”, di cosa si tratta? Non si avvicina nemmeno alla salsa barbecue, ma ha un sapore unico. E se si vuole fuggire o protestare? Ad Edimburgo ci sono 2 strambe abitudini, senza dimenticare misteri inspiegabili che mettono i brividi ancora oggi.
L’amata Salt ‘n’ sauce è una chicca tutta scozzese, si tratta di una salsa che viene preparata con un mix di sale, aceto, e la brown sauce. Quest’ultima si prepara mescolando pomodorini, melassa, datteri, tamarindo, spezie, aceto e uva passa. Insomma, un insieme di ingredienti così diversi, che una volta uniti ricreano un prodotto dal gusto unico. Non solo senape e ketchup, ma un condimento che è tipico del posto. Ma se viene improvvisamente la necessità di scappare dal caos cittadino o peggio, protestare? Rivelate due assurde abitudini.
Edimburgo ha un efficiente sistema di trasporti pubblici. Quel che è certo però, è che c’è una linea nota con il numero “44”, che è degna di essere l’incipit di un romanzo misterioso. Perché si dice che chiunque salga su questo mezzo, abbia la possibilità di visitare un luogo in cui la natura è sovrana, perché l’ambientazione tipica scozzese è protagonista.
In soli 30 minuti si raggiunge il villaggio di Balerno circondato dalle Pentland Hills. Le tipiche colline scozzesi fatte di un verde sconfinato e boschi misteriosi, il massimo per chi vorrebbe organizzare un’attività all’aria aperta. Il Trekking in questo luogo è magico, sembra di entrare in un mondo di fiaba.
Ma se si vuol protestare, non si può non visitare la Chiesa di St. Giles: qui gli scozzesi fanno degli eccezionali gargarismi e… sputano! Niente di blasfemo, ma solo tradizioni frutto di storia antica. In prossimità della chiesa nel pavimento, sorge il simbolo di un cuore noto come “Heart of Midlothian.”
Tra il XV e il XIX secolo nel punto esatto in cui è incastonato il disegno, sorgeva la terrificante prigione di Old Tolbooth. Impiccagioni pubbliche e luogo di torture, ma perché sputarvici sopra? Superstizione o tradizione? Secondo molti si continua a sputare proprio sul punto del cuore, perché in passato vi si ergeva il patibolo, quindi per allontanare la “sciagura”.
Giunti fin qui, ci si domanda: se Edimburgo è cozy, alternativa, e anche dai tratti terribili, qual è il mistero che avvolge il Castello? La Cena Nera può dire molto sulle paure degli scozzesi.
Ultima tappa dell’itinerario: il mistero dei tunnel nascosti
È sempre stato noto che la città sia protagonista di eventi inspiegabili, specialmente nel Castello. Non si parla di fantasmi, anche perché chi ci crede, già lo sa che ci sono: Mentre gli scettici non proseguono con la lettura. Ma quello che molti non sanno, è che alla scoperta dei fatidici tunnel, un mistero è rimasto irrisolto, e non solo. Perché la “Cena Nera” sembra rievocare un evento del mondo Dark Fantasy molto caro ai nerd. Svelato l’ultimo mistero del viaggio ad Edimburgo.
Secondo la leggenda il Castello di Edimburgo è ospitato da fantasmi, ma sono i più appassionati a conoscerne ogni dettaglio. Pare che proprio nei meandri dei tunnel sotterranei si sono esauriti i peggiori crimini. La ragione? Chi entra… non esce più! Questa è la storia di un suonatore di cornamuse, che una volta scoperto il labirinto nascosto, ha deciso di esplorarlo in compagnia dello strumento musicale.
Suonandolo, le persone al di sopra lo avrebbero sentito, così da tracciare la mappa per conoscere del tutto lo spazio misterioso. L’esperimento appare procedere a gonfie vele, ma fino al momento in cui la melodia si interrompe. Che fine ha fatto il musicista? Nessuno ha più avuto tracce della sua persona. Il sottosuolo si lega alla “vita sopra”, ed è proprio facendo un salto nel 1440 che il banchetto della Cena nera, ispira tutt’oggi scrittori di fantasy e leggende.
Secondo la tradizione, in quell’anno Giacomo II di Scozia organizzò la cena nel salone del suo avo, Giacomo I, in onore dei due eredi, i fratelli del clan dei Douglas. La festa fu inizialmente celebrata da gesti di pace. Lo stesso Giacomo II diede loro un ramoscello d’ulivo come simbolo di fratellanza.
Ma la verità era un’altra. Rivali da sempre del team scozzese, nel bel mezzo della cerimonia, ricevettero una testa di toro nel piatto, per poi essere… brutalmente uccisi! Che vicenda dark fantasy ricorda? Solo i più esperti troveranno similitudini con le Nozze Rose di George R.R. Martin!