Australia meridionale, altro che deserto, chi vive in questa cittadina è unico: “uomo bianco in un buco”, non è solo il suo nome.
Se si pensa di conoscere il mondo, ebbene, ci si sbaglia al 1000×1000. L’Australia è una tappa molto amata dai viaggiatori e dai migranti, perché tutt’oggi incarna quel luogo “lontano da tutto” ricco di possibilità. Sono in tanti a pensare di poter ricominciare in questo stato dell’Oceania, ma quasi nessuno conosce che nella zona meridionale, quella “desertica”, ha in sé una cittadina patria dell’opale nel mondo, con un cinema unico nel suo genere, e che è anche stata sfondo di film cult come Mad Max. Se è chiamata “uomo bianco in un buco”, la ragione è davvero sconvolgente.
Esiste un’Australia sconosciuta alla maggior parte del mondo, perché un luogo così misterioso è una chicca tutta da scoprire. Ci sono luoghi così incredibili che potrebbero essere lo scenario perfetto per film di fantascienza. Ecco perché è proprio questa cittadina dell’Australia meridionale ad essere stata il set di film campioni d’incasso come il futuristico e apocalittico Mad Max. La serie cinematografia australiana diretta da George Miller ha mostrato attraverso la videocamera il luogo prescelto.
Quanti deserti esistono nel mondo? Salvo nuove sensazionali scoperte, se ne conoscono circa 53, ma se si è scelta proprio questa meta, ci sono diversi motivi. Non solo l’ex poliziotto Max Rockatansky, detto “Mad Max” o “Il guerriero della strada”, interpretato dall’attore Mel Gibson e successivamente da Tom Hardy, hanno calpestato l’arido suolo di questa zona poco nota. Infatti, anche film come Pianeta Rosso e Pitch Black sono stati girati qui.
Lo spazio immenso inoltre ha permesso la realizzazione di competizioni automobilistiche totalmente fuori dagli schemi. Non tutti lo sanno, ma ci sono gare di velocità con mezzi che vanno ad energia solare. La World Solar Challenge è organizzata in questo entroterra australiano dalle caratteristiche fortemente aborigine. È proprio dal suo nome che è possibile evincere questo legame con l’antica civiltà.
Altro che Perth e Sidney, se si vuol esplorare l’Australia per le mete commerciali si resta contenti, ma l’entusiasmo di visitare il luogo patria di film campioni d’incasso, dell’opale più ricercato al mondo, e “dell’uomo bianco in un buco”, bisogna proprio andare fuori dagli schemi. I viaggiatori più esperti sono quelli che sanno scoprire bellezze, laddove chiunque vedrebbe una landa desolata. La cultura di questo luogo è unica al mondo.
Non solo Perth, l’Australia desolata è quella più assurda!
Lo stile di vita australiano è molto particolare, perché si tratta di andare nell’area più multiculturale esistente al mondo. È esattamente quel luogo in cui si trova un mix di popolazione che è ben integrata. Dal cibo occidentale a quello tipicamente orientale, con tanto di abitudini annesse. Come se non bastasse, questo non fa cadere le tradizioni del luogo nel dimenticatoio, come banalmente si potrebbe pensare. Se ancora oggi è considerata la “meta dei sogni” non è solo perché sembra una sconfinata isola persa tra l’Oceano Indiano a ovest e sud e dal Pacifico a est. Qualcuno ha mai sentito parlare di Coober Pedy?
Coober Pedy è la cittadina protagonista di questo itinerario senza precedenti. Il suo nome è frutto della tradizione, come già accennato è una chiara dimostrazione che la cultura del luogo ben si integra con quella di tutto il mondo. Noto agli aborigeni come kupa-piti, termine che nella lingua degli indigeni vuol dire proprio “uomo bianco nella fossa”. Questo perché la maggior parte degli abitanti vivono nell’entroterra.
Case, cinema, punti d’incontro, tutto quello che concerne una comune città è stato costruito sottoterra. Ci sono circa 2500 abitanti nelle abitazioni, chiese, hotel, oltre ai contesti già citati, a viverci. La ragione è data dalle altissime temperature che non permetterebbero in questa zona arida, la sopravvivenza della popolazione. Località apprezzata in tutto il mondo per i giacimenti d’opale presenti. La pietra preziosa è presente a bizzeffe, infatti i ricchi giacimenti sono un orgoglio a livello commerciale e turistico.
Si possono fare persino dei tour per visitare le gallerie sotterranee in cui avviene l’estrazione delle pietre protagoniste dei gioielli più amati. La nascita della cittadina è legata proprio a questa gemma, perché fu fondata nel 1915 dopo aver scoperto i primi giacimenti. Quindi, nota come “pietra del cambiamento” simbolicamente parlando, è un talismano in fortuna in questo contesto.
L’eccentricità poi non manca, perché nel cinema drive-in sottoterra è vietato portare esplosivi (è letteralmente indicato nei cartelli), e bisogna anche fare attenzione alle buche per non caderci. Ci sono inoltre campi da golf unici al mondo, perché vi si gioca la sera, quando la temperatura è migliore, con delle palline che si illuminano al buio. Un campo stellato insomma!
Dalla parte superiore è possibile vedere poi i segnali di abitazioni. Perché non essendo riposte sul terreno arido, sono sottoterra, e da fuori si notano gli impianti e gli sbocchi di ventilazione. Immaginarsi dei campeggi e delle case con piscina sottoterra è assurdo, ma a Coober Pedy è una realtà a tutti gli effetti. Per essere a norma però gli edifici devono essere costruiti almeno oltre 4 metri di profondità, altrimenti il rischio di crollo è alto, e per far sì che ci sia il giusto stato di umidità e una corretta circolazione d’aria.
All’esterno le temperature massime in estate sono di 50°, mentre in inverno le minime scendono a 2 o 3 °C. E sottoterra? La temperatura resta costante, attorno ai 22-23 °C, perfettamente mite. Insomma, un’Australia così affascinante, chi l’ha mai vista?