Once Upon a Time, quanto nella nuova serie Disney + è stato preso dalla tradizione fiabistica?

Conosci Once Upon a Time? La serie più famosa che ha reinventato le fiabe classiche con un tocco moderno e unico!

Cosa ti verrebbe in mente se ti dicessi di pensare alle storie che conosci e che parlano di magia? Sicuramente penseresti a tutte le favole della tua infanzia e giovinezza, i libri che hai letto, oppure ai film ed alle serie che parlano di magia. Se però pensiamo a una serie che porta in vita un mondo incantato ma sorprendentemente reale, la prima che ci viene in mente è sicuramente Once Upon a Time.

quanto ha preso questa serie dalla Disney
Once Upon A Time è la serie tv che ha reinventato il modo di raccontare le favole – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Questa serie tv, infatti, sfruttando a pieno il potenziale delle fiabe, reinterpreta i Classici Disney e altre storie popolari in chiave contemporanea. Debuttata nel 2011 sul canale ABC e oggi disponibile su Disney+, Once Upon a Time si distingue per il sapiente uso di flashback e misteri, che svelano le storie dei personaggi in modo sempre più profondo. Ma cosa ha reso questa serie tv così amata e di successo? Ebbene, è il mix magia e dramma umano ideato da Adam Horowitz e Edward Kitsis, già noti per il successo di Lost. Si può dire che hanno creato un universo unico, diventato amatissimo dai fan.

Il mondo di Once Upon a Time: tra fiaba e realtà

Once Upon a Time non racconta solo una favoletta. La storia inizia quando Henry, un bambino di dieci anni e protagonista, rintraccia la sua vera mamma, Emma Swan. Egli riesce a convincerla a visitare Storybrooke, una tranquilla cittadina del Maine che, però, nasconde dei segreti. Lì, Emma, infatti, scopre che gli abitanti di quella cittadina sono in realtà personaggi delle fiabe, intrappolati nel mondo reale. E tutto a causa di una maledizione lanciata dalla Regina Cattiva, che ha cancellato i loro ricordi e li ha privati del loro lieto fine.

tematiche affrontate dalla serie tv
Nella serie tv ci sono eroi ed eroine ma anche tematiche importanti – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Durante il corso degli episodi, Emma diventa la “Salvatrice” e cerca di rompere l’incantesimo della Regina Cattiva. Intanto vengono affrontati anche temi molto importanti: pensiamo al senso di appartenenza, alle scelte morali o alle complesse dinamiche umane. Ogni personaggio, infatti, nasconde un passato da fiaba che si intreccia inevitabilmente con il presente. Questo da vita a un racconto ricco di magia ma anche profondamente umano.

Un erede inconsapevole di Lost

Once Upon a Time è spesso considerata l’erede spirituale di Lost per diversi motivi. In primo luogo Horowitz e Kitsis utilizzano i flashback in modo magistrale, proprio come per Lost. Inoltre alcuni degli elementi di storytelling utilizzati per quella serie tv si ritrovano anche qui. Come in Lost, ogni episodio alterna il presente dei personaggi nel mondo reale ai ricordi del loro passato incantato, aggiungendo continui livelli di suspense.

perché Once Upon A Time è l'erede di Lost
Lost e Once Upon A Time hanno molto in comune a partire dagli ideatori – Screenshot IG @onceabcofficial e @lostserieofficial – formatonews.it

Insomma, i personaggi di Storybrooke vivono nel mondo reale, ma in ogni episodio scopriamo dettagli delle loro vite passate nel mondo delle fiabe, prima della maledizione. Questa tecnica rende Once Upon a Time una serie dove mistero e fiaba si fondono, creando un effetto che ha affascinato sia i fan che la critica. Ed è proprio questa struttura, combinata con la curiosità di conoscere i background dei personaggi fiabeschi, che ha creato un effetto di suspence simile a quello di Lost, rendendo la serie uno degli show più apprezzati dalla critica e dal pubblico.

L’influenza Disney e il fascino delle fiabe

Il successo di Once Upon a Time è legato alla sua abilità di rivisitare i classici Disney con una freschezza moderna, mantenendo intatta la magia delle fiabe. La serie, trasmessa dalla rete ABC, di proprietà di Disney, ha potuto, infatti, attingere liberamente a una vasta gamma di personaggi amati, trasformandoli in protagonisti e antagonisti di storie mai sentite prima.

Alcuni dei più celebri esempi includono:

  • Biancaneve e la Regina Cattiva, la cui rivalità viene esplorata in nuove sfaccettature emotive.
  • Il Principe Azzurro, che da semplice cavaliere evolve in un personaggio complesso, attivamente coinvolto nelle avventure di Storybrooke.
  • Tremotino, non più solo un mago malvagio, ma anche la Bestia della storia de La Bella e la Bestia, dotato di sentimenti contrastanti e di una sorprendente profondità psicologica.
ci sono molti personaggi delle fiabe classiche
Il Principe Azzurro, Biancaneve, la Regina Cattiva sono solo alcuni dei personaggi che troviamo delle storie classiche – Screenshot IG @onceabcofficia – formatonews.it

Ma Once Upon a Time non si limita ai classici Disney; si avventura anche in una vasta gamma di fiabe e racconti popolari. La serie introduce personaggi iconici come Mulan e Robin Hood, e persino l’infermiera Ratched, dimostrando una versatilità narrativa che le consente di spaziare attraverso diversi universi senza mai perdere il suo filo conduttore.

Il fenomeno di Frozen: l’influenza sui contenuti della serie

Quando nel 2013 Frozen debuttò al cinema come film di animazione, ciò generò una vera e propria “Frozen Fever” nell’universo Disney. E questo entusiasmo non potè che influenzare anche Once Upon a Time. Infatti, gran parte della quarta stagione venne dedicata a Elsa e Anna, le protagoniste del film, introducendo nuovi elementi che arricchiscono la loro storia in un sequel live-action, anticipando quello che sarebbe arrivato al cinema.

la storia di Elsa e Anna trova posto nella serie tv
La quarta stagione della serie tv si incentra su Elsa e Anna – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Questa decisione non si è limitata a voler attrarre un pubblico più giovane; era anche un modo per rinnovare la narrazione e integrarla con i più recenti successi Disney. La storyline di Elsa si è dimostrata particolarmente efficace, permettendo a Once Upon a Time di esplorare temi freschi, come la scoperta di sé e la forza del legame fraterno, perfettamente in sintonia con il messaggio di Frozen.

Originalità e riscrittura dei classici

Una delle caratteristiche più innovative di Once Upon a Time è la reinterpretazione di figure classiche in modi sorprendenti. Ad esempio, Cappuccetto Rosso è anche il lupo, un dualismo che ribalta il significato tradizionale del personaggio. Oppure Peter Pan si trasforma in uno dei villain più temibili, capovolgendo l’immagine del bambino innocente e trasformandolo in una figura oscura e ambigua.

le storie classiche sono riscritte con originalità
Tra le varie storie riscritte troviamo quelle di Cappuccetto Rosso, Re Artù, Mulan e Merida – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Allo stesso modo, Re Artù viene presentato come un personaggio complesso e persino pericoloso, che aggiunge ulteriore tensione alla trama. La dualità di Dr. Jekyll e Mr. Hyde esplora profondamente la natura umana, un tema che si intreccia con la complessità di molti protagonisti. Questo processo di rivisitazione ha dato vita a un universo narrativo straordinario, dove ogni storia diventa sia una riscoperta che un’avventura in territori inaspettati.

La magia ha sempre un prezzo

Un tema centrale della serie è che “la magia ha sempre un prezzo”. Tremotino, uno dei personaggi più carismatici e ambigui, pronuncia spesso questa frase, un monito che evidenzia come desideri e ambizioni richiedano sempre un sacrificio. La serie in questo modo affronta temi come il valore delle scelte e le conseguenze del potere, aggiungendo un tocco di realismo e una morale che rende la storia più profonda.

la serie affronta il tema del prezzo da pagare
Tremotino rappresenta l’emblema del costo della magia – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Tremotino, il mostro di cui si innamora Belle, rappresenta perfettamente questo tema. La sua ossessione per il potere, infatti, lo porta a sacrificare l’amore sia per la donna che ama che per il suo stesso figlio, trasformandolo in uno dei personaggi più complessi e affascinanti della serie.

L’evoluzione dei cattivi: da villain a personaggi tridimensionali

In Once Upon a Time, i cattivi non sono semplici antagonisti; sono personaggi complessi, ognuno con una storia e motivazioni che li rendono unici. Un esempio emblematico è Regina, la Regina Cattiva. Dietro il suo essere un personaggio malvagio, si nasconde una donna che ha affrontato enormi sofferenze. Ed è proprio l’accumulo di queste sofferenze che, in un momento di vulnerabilità la portano a sceglie la vendetta per cercare di riempire un vuoto emotivo. Nel corso degli episodi, il suo viaggio verso la redenzione è non solo emozionante, ma anche ispiratore, e ciò la rende uno dei personaggi più amati della serie.

evoluzione dei personaggi cattivi
La Regina Cattiva è uno dei personaggi più amati della storia grazie al suo percorso – Screenshot IG @onceabcofficial – formatonews.it

Questa evoluzione dei cattivi arricchisce la narrazione e regala alla serie un senso di umanità e realismo. Mostra come il confine tra bene e male sia una linea molto sottile. E spiega come le sfide della vita possano influenzare le scelte delle persone. In questo modo, Once Upon a Time ci invita a riflettere sulla complessità delle emozioni umane e sulla possibilità di redenzione, rendendo i suoi antagonisti personaggi memorabili e amati.

In conclusione, si può dire che con Once Upon a Time il mondo delle fiabe ha preso nuova vita, aprendo un capitolo che ha ispirato tantissimi fan e continuerà sicuramente a ispirare generazioni di spettatori.

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