Paul McCartney e l’inesauribile capacità di stupire il suo pubblico. L’ennesimo concerto live, l’ennesimo bagno di folla e le sorprese che non ti aspetti.
Un ‘giovane’ talento della canzone italiana, nato a Monghidoro, distante i canonici quattro passi da Bologna e che di nome fa Gianni Morandi, qualche decennio fa cantava una canzone il cui ‘incipit’ recitava: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.
Quel giovane eterno talento l’11 dicembre scorso ha compiuto 80 anni. Ne ha qualcuno in più, esattamente due, Sir Paul McCartney. Che dire di lui se non che insieme a John Lennon ha dato vita alla coppia di compositori più straordinaria ‘vissuta’ all’interno del più straordinario, ed innovativo, gruppo nella storia della musica: The Beatles. E all’ancora oggi magnifico 82enne si devono creazioni musicali senza tempo quali Yesterday e Michelle, anno 1965, Yellow Submarine, 1966, Penny Lane, 1967, Lady Madonna e Hey Jude, 1968, Get Back, 1969, Let It Be, 1970. Ma il baronetto, nonché indimenticabile ex ‘scarafaggio di Liverpool, ha ancora ‘tanto’ da dare, da dire e da mostrare. Il 19 dicembre scorso l’ennesima dimostrazione in occasione del suo ultimo concerto dell’anno solare 2024 del tour “Got Back” tenuto all’O2 di Londra.
Paul McCartney, i Beatles e… i Rolling Stones
Un concerto di Paul McCartney è paragonabile ad una visita al Louvre, dove ovunque si posino gli occhi s’incontra un capolavoro dell’arte. Alla stessa maniera ogni nota emanata dal suo basso dispone le orecchie, e non soltanto, all’ascolto di capolavori della musica. ‘Opere’ che vibrano nell’aria. Da sempre, al di fuori del tempo e dello spazio. Patrimonio mondiale dell’Arte, in grado di unire Musica e Poesia.
E nel momento dell’introduzione di uno dei brani mitici dei Fab Four, “Get Back”, ecco la prima grande sorpresa apparire sul palco. Nientepopodimeno che un Rolling Stone: Ronnie Wood. Un ex scarafaggio insieme ad una pietra rotolante. Magia Pura. E ad ascoltare i due giganti della musica vi era un popolo che ha amato i Beatles e i Rolling Stones. Ma per l’ultima serata live dell’anno, in piena atmosfera natalizia, Sir Paul ha voluto portare in dono ai suoi fan un altro ‘cameo’ d brividi: Ringo Starr, ‘ storico’ batterista dei Beatles. Insieme hanno suonato Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (Reprise)” e Helter Skelter, due classici del quartetto di Liverpool, come ricordato da rockol.it. Alla fine Paul McCartney ha salutato così: “È fantastico suonare con il mio vecchio amico, ma arriva un momento in cui dobbiamo tornare a casa. Tutto ciò che resta da dire è che ci vediamo la prossima volta”. Per i più fortunati l’appuntamento è pertanto per il 2025.
Per una nuova, indimenticabile ‘prossima volta’ con Sir Paul McCartney. The Legend.