A Roma una mostra su Edvard Munch. Dipinti e opere grafiche raccontano il percorso del maestro norvegese, icona dell’Espressionismo, a Palazzo Bonaparte.
Edvard Munch, il pittore norvegese che ha dato voce all’angoscia esistenziale come pochi altri, non è solo il creatore de L’Urlo. Nato nel 1863 a Løten, Munch si è fatto strada nel panorama artistico tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, raccontando attraverso le sue opere un’umanità tormentata, fragile, in bilico tra vita e morte. In un periodo di grandi cambiamenti, sia sociali che artistici, Munch si è imposto come precursore dell’Espressionismo, rompendo con le convenzioni accademiche e abbracciando una pittura che esplorava l’interiorità e le emozioni in modo crudo e autentico.

Il suo linguaggio visivo, fortemente influenzato dalle avanguardie europee, da Van Gogh a Gauguin, ha trovato una dimensione unica. Lontano dal decorativismo di altri contemporanei, Munch ha trasformato i suoi lutti personali, le sue paure e il suo desiderio di amore in una serie di capolavori che parlano di solitudine, malinconia e ansia. Tra Madonna, Pubertà e La danza della vita, la sua poetica esplora temi universali con un’intensità che ancora oggi lascia senza fiato.
A Roma un viaggio nel mondo di Edvard Munch
A partire dall’11 febbraio, Palazzo Bonaparte a Roma ospita la mostra “Munch. Il grido interiore”, aperta fino al 2 giugno 2025, offre una rara possibilità di immergersi nelle opere di uno degli artisti più rappresentativi dell’Espressionismo. Si tratta di ben 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo. Tra i capolavori esposti, spicca una delle versioni litografiche de “L’Urlo” (1895), simbolo universale dell’angoscia esistenziale.

Accanto a questa iconica opera, i visitatori potranno ammirare “La morte di Marat” (1907), che riflette il tormento interiore dell’artista, e “Notte stellata” (1922–1924), evocativa della sublime bellezza della natura nordica. Altre opere significative includono “Le ragazze sul ponte” (1927), “Malinconia” (1900–1901) e “Danza sulla spiaggia” (1904), ciascuna offrendo una prospettiva unica sull’esplorazione emotiva di Munch.
Palazzo Bonaparte accoglie il visitatore in un’atmosfera che amplifica il potere evocativo delle opere. Ogni sala è stata allestita per creare un crescendo emotivo, mettendo in dialogo i lavori più noti con quelli meno conosciuti. L’obiettivo è quello di restituire tutta la complessità di un artista che ha saputo esplorare i temi dell’amore, del lutto e del desiderio in modo profondamente umano.
Il valore di questa mostra non si limita alla bellezza delle opere esposte, ma si estende all’analisi del contesto storico e culturale in cui Munch ha lavorato. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, l’Europa era attraversata da profonde trasformazioni sociali e artistiche. In questo panorama, Munch si è distinto per la capacità di interpretare il disagio esistenziale del suo tempo, precorrendo temi che avrebbero dominato successivamente l’arte del Novecento.
La mostra offre così un’opportunità per riflettere su come la sua poetica abbia influenzato generazioni di artisti, dal Die Brücke tedesco all’Espressionismo astratto.
Orari e costo dei biglietti:
- Biglietto intero: €18,00
- Biglietto ridotto: da €7,00 a € 17,00 (inclusi diritti di prevendita e audioguida)
- Biglietto Open: €22,00 (ingresso in un giorno a scelta senza prenotazione)
Luogo: Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia 5, Roma
Orari di apertura:
- Lunedì – Giovedì: 9:00 – 19:30
- Venerdì – Domenica: 9:00 – 21:00
- Ultimo ingresso: 1 ora prima della chiusura
Per ulteriori dettagli è possibile consultare il sito ufficiale di Arthemisia.