Un viaggio nel surrealismo a Roma con la mostra dedicata a Salvador Dalí. Dipinti, sculture e litografie del maestro catalano raccontano un’epoca visionaria.
Quando si parla di Salvador Dalí, si entra in un mondo che sembra uscito direttamente da un sogno, o forse da un incubo. Nato a Figueres, in Catalogna, Dalí è stato uno dei maggiori esponenti del movimento surrealista. Ha portato all’estremo l’idea di un’arte che esplora l’inconscio, mescolando realtà e immaginazione con un tocco che è impossibile confondere. Non era solo un pittore, ma si cimentava con sculture, cinema, design e persino con biglietti natalizi.

Il surrealismo nasce negli anni ’20 come risposta al caos del mondo post-bellico. Ma più che una corrente artistica, era un modo di pensare e vivere. I surrealisti volevano liberare la mente dalle catene della logica, lasciando che i sogni, l’inconscio e l’immaginazione prendessero il sopravvento. E Dalí? Ha sposato questa filosofia a modo suo, con una teatralità che lo ha reso celebre in tutto il mondo. La sua arte è un ponte tra il razionale e l’irrazionale, dove ogni dettaglio, per quanto assurdo, sembra avere un senso nascosto.
Un viaggio nell’universo di Dalí attraverso 80 opere
Roma si prepara ad accogliere una retrospettiva dedicata al genio catalano al Museo Storico della Fanteria. L’allestimento, curato da Vincenzo Sanfo, non è solo una raccolta di opere, ma un vero e proprio viaggio nel mondo di Dalí. Lo stesso Sanfo ha sottolineato che si tratta di “una mostra dovuta non solo perché nel 2025 ricorre il centenario della nascita del Surrealismo, ma anche per lo stretto legame che lega Dalí alla Città eterna”.
Le circa 80 opere in mostra, provenienti da collezioni private italiane e francesi, tracciano il percorso di una carriera straordinaria che spazia dai primi anni di formazione alle ultime sperimentazioni. Tra dipinti, sculture, disegni e litografie, ci si immerge in un mondo dove i confini tra sogno e realtà si dissolvono.
Il percorso parte dai primi anni, quando il giovane Dalí subisce l’influenza di personalità straordinarie come Federico García Lorca e Luis Buñuel. Sono proprio questi incontri a plasmare la sua sensibilità artistica. In mostra sono esposte litografie ispirate alle poesie di Lorca e frammenti di film realizzati con Buñuel, come Un chien andalou – Un cane andaluso – che rappresenta uno dei capolavori del surrealismo cinematografico.

Sono presenti anche alcune sue litografie dedicate alla Divina Commedia. Come si fa a illustrare un classico della letteratura italiana con lo spirito del surrealismo? Salvador Dalí, parlando delle sue illustrazioni per la Divina Commedia, disse: “Ho voluto che le mie illustrazioni per Dante fossero come delle lievi impronte di umidità su un formaggio divino, di qui il loro aspetto variopinto ad ali di farfalla.”
Nel 1949 il Poligrafico dello Stato e il Governo Italiano decisero di celebrare i 700 anni dalla nascita di Dante commissionando a Salvador Dalí l’illustrazione per l’opera. Un incarico ambizioso, che nel tempo subì diversi cambiamenti, sia per quanto riguarda la committenza sia per alcuni aspetti tecnici ed editoriali, rendendo incerta l’associazione tra le tavole dipinte e i versi a cui erano destinate.
L’esposizione in Italia non fu priva di controversie. L’uso di fondi pubblici per finanziare il progetto e i dubbi sull’idoneità di Dalí a interpretare l’universo dantesco alimentarono accese polemiche, tanto da portare all’abbandono dell’iniziativa originale. L’artista decise allora di vendere le illustrazioni a Joseph Foret, che nel 1960 le presentò al Museo Galliera di Parigi. Fu proprio Foret a trasformare gli acquerelli in xilografie, sotto la diretta supervisione di Dalí.
Un’altra chicca della mostra è il dialogo tra le opere di Dalí e quelle di altri artisti surrealisti come Magritte, Ernst e de Chirico. Questi nomi, pur avendo stili molto diversi, condividono l’ambizione di superare i limiti della realtà.
Informazioni per accedere alla mostra:
- Periodo della mostra: Dal 25 gennaio 2025 al 27 luglio 2025
- Luogo: Museo Storico della Fanteria, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9, Roma
- Orari di apertura:
- Dal lunedì al venerdì: 9:30 – 19:30
- Sabato e domenica: 9:30 – 20:30
- Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura
- Biglietto intero: €13,00 nei giorni feriali; €15,00 nei weekend e festivi.
- Biglietto ridotto: €10,00 per giovani fino a 14 anni, giornalisti, universitari e convenzioni (acquistabile solo in biglietteria).
- Biglietto per gruppi: €10,00 per gruppi di oltre 10 persone.
- Biglietto Open: €16,00, include l’ingresso salta fila.
- Biglietto scuole: €5,00.
- Ingresso gratuito: per bambini fino a 5 anni.
Per ulteriori dettagli e per l’acquisto dei biglietti, è possibile consultare il sito ufficiale della mostra.