Torino metafisica: ecco cosa sappiamo della mostra su De Chirico

Torino ospita la mostra Giorgio de Chirico: 1924 al Museo Accorsi-Ometto. Un viaggio tra Metafisica e Surrealismo, con opere inedite e il carteggio con Breton, per esplorare il legame tra l’artista e la città.

Non c’è da stupirsi se Torino, avvolta da un’aura esoterica, sia il palcoscenico perfetto per la metafisica. Conosciuta per il suo ruolo nella magia bianca e nera, ha sempre esercitato un fascino particolare su artisti e filosofi. Anche Nietzsche ne rimase incantato, parlando di una speciale poesia che si manifesta nei pomeriggi autunnali, quando le ombre si allungano e l’aria si fa densa di mistero.

Arriva a Torino la mostra su De Chirico
La metafisica avvolge Torino per la nuova mostra – formatonews.it

A dare voce a questa affinità tra Torino e Giorgio de Chirico ci pensa il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto con la mostra Giorgio de Chirico: 1924, in programma dall’8 novembre 2024 al 2 marzo 2025. Guidati da Luca Mana, direttore del museo, si può ripercorrere il legame profondo tra il pittore e la città, immergendosi in un percorso che rende tangibile quella sensazione di sospensione e mistero tanto cara all’artista.

De Chirico e il Surrealismo: una relazione complicata

La mostra punta i riflettori sul rapporto tra de Chirico e il Surrealismo, proprio in occasione del centenario del movimento. Il curatore Victoria Noel-Johnson ha costruito un percorso che copre il periodo dal 1921 al 1928, anni cruciali in cui il pittore stabilì un dialogo con figure come André Breton e Paul Éluard. L’interesse dei surrealisti per la pittura metafisica di de Chirico era forte, tanto che Breton scoprì il suo lavoro già nel 1916 grazie a Guillaume Apollinaire. Ma nonostante l’entusiasmo iniziale, il rapporto si incrinò ben presto. Breton arrivò persino a dichiarare la “morte artistica” di de Chirico nel 1918, dopo che quest’ultimo abbracciò uno stile più classico.

Il rapporto di de Chirico con il Surrealismo
Alcune delle opere del maestro della Metafisica – Screenshot IG @museoaccorsi – formatonews.it

La rottura definitiva avvenne nel 1926, tra accuse di tradimento artistico e incomprensioni stilistiche. Ma davvero la sua arte perse valore dopo la svolta classicista? Le opere esposte raccontano una storia diversa. Dai “Mobili nella stanza” ai “Cavalli in riva al mare”, dai “Gladiatori” agli “Archeologi”, emerge una ricerca che, pur guardando alla tradizione, mantiene viva la tensione metafisica degli anni dieci.

Un elemento prezioso della mostra è il carteggio inedito tra de Chirico e Breton, con lettere e cartoline inviate tra il 1921 e il 1925. Un’occasione unica per entrare nel vivo di una relazione fatta di ammirazione e dissapori, di intese fugaci e brusche chiusure. La corrispondenza, proveniente dalla Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, include anche una lettera del 1924 in cui de Chirico propone a Breton di realizzare la prima replica di un’opera metafisica, “Le muse inquietanti”.

Il percorso della mostra si snoda tra oltre 70 opere, con dipinti, disegni e ritratti di protagonisti del Surrealismo immortalati da Man Ray e Lee Miller. Le tele provengono da collezioni pubbliche e private, tra cui la GNAM di Roma, il MART di Trento e la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano.

Informazioni utili per la mostra:

  • Dove: Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Via Po, 55, Torino
  • Date: 8 novembre 2024 – 2 marzo 2025
  • Orari:
    • Martedì, mercoledì e venerdì: 10:00 – 18:00
    • Giovedì: 10:00 – 20:00
    • Sabato e domenica: 10:00 – 19:00
    • Chiuso il lunedì
  • Biglietti:
    • Intero: 14,00 €
    • Ridotto: 12,00 € (under 26, over 65, convenzioni)
    • Ridotto insegnanti: 6,00 €

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione Accorsi-Ometto.

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