Tenerife è la meta di molti, ma come fare quando compare il pesce dell’Apocalisse? Conoscete tutti i miti legati alla vicenda? Mix di storia e cultura, ma con l’intento di organizzare il miglior viaggio di sempre.
Se il Diavolo Nero sta decisamente spaventando l’intero globo, sarebbe interessante scoprire il perché e che sono molteplici le leggende legate al tema. L’Isola dell’eterna Primavera è un sogno in cui si può andare in diversi periodi dell’anno, ed in ognuno di questi, scoprire il fascino e la bellezza senza tempo di questa località magica. Ma come fare quando il mondo intero ha paura di catastrofi naturali? Itinerario e curiosità inedite, il miglior modo per viaggiare.
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Il Pesce Diavolo Nero è noto anche come quello che segnala l’arrivo dell’Apocalisse secondo alcune leggende, ma ce ne sono così tante, da rimanere stupiti. Gli antichi leggevano ed interpretavano il mondo basandosi su sensibilità ed esperienza, ma senza dimenticare il principio che ad oggi definiamo “Galileiano”, cioè prettamente dell’età scientifica, dell’importanza dell’osservazione.
Quindi, anche gli avi, pur non essendo “scientificamente vicini a noi”, davano una peculiare importanza ai movimenti di Madre Natura, in maniera di certo più rispettosa. Secondo la leggenda più diffusa sul web al momento, la risalita di questo pesce che di solito dimora nei meandri più profondi dell’abisso, vorrebbe significare solo una cosa: terremoto con maremoto in arrivo. Chi non ha paura di eventi del genere? La disperazione di perdere le persone care, sé stessi e tutto ciò che si è costruito da un momento all’altro.
Nella “Dialettica dell’Illuminismo” Adorno e Horkheimer denunciano la presunzione dell’umanità nel voler a tutti i costi possedere la natura, non rendendosi conto che “sottoponendola ai propri interessi di profitto”, la danneggiano, ma questa non rimane silente.
Di conseguenza, vuoi per “fisiologia dei movimenti terrestri”, ma vuoi anche per l’inquinamento e la distruzione che sta recando il “progresso umano”, ecco che la Terra balla ad un ritmo sconosciuto. Il pesce avvistato proprio al largo di Tenerife indicherebbe un cattivo presagio, ma non solo in questo luogo.
Anche nella cultura giapponese l’avvistamento di un pesce del genere vicino alle coste è una terribile notizia, poiché pare proprio che il grande maremoto del 2011 sia stato preceduto dall’avvistamento di una decina di esemplari. Nella stessa mitologia greca e romana si menziona un mostro marino, il “pistrice”, creatura con la coda di serpente presente nei cortei di Nettuno. Ma non si tratta solo di pesci, c’è chi dice che la Falena sia un terribile segnale, come quello che avrebbe preceduto il disastro delle Torri Gemelle nel 2001.
Anche nella letteratura ci sono mix di miti e leggende, in Dracula di Bram Stocker c’è la descrizione di diversi incontri con il vampiro, preceduti proprio dall’avvistamento di questo esemplare di insetto. Se sono molti a parlarne, in un miscuglio di fantasia, storia e cultura, ci sarà un minimo di verità? Cos’è successo con il Melanoceto che sta destando terrore e paura.
La Terra balla ad un ritmo sconosciuto, si può andare a Tenerife?
Il Melanoceto è un pesce che vive a bassissime temperature, con alta pressione e al buio, quindi negli abissi. Presenta una bioluminescenza che serve per sopravvivere, la sua dieta è costituita soprattutto da pesci più piccoli e invertebrati attratti dalla sua figura luminosa. Ci sono sia maschi che femmine più grandi dei primi, e sono presenti negli Oceani Pacifico, Indiano e Atlantico. Dato che stanno oltre 2 mila metri in profondità, è complesso studiarli. Di certo, sono importanti nell’ecosistema abissale, ecco perché e cosa hanno dedotto gli scienziati davanti l’ultimo fenomeno.
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Negli abissi la catena alimentare è fragile, e i melanoceti mangiano i più piccoli, per esser poi mangiati dai più grandi. Il nome deriva dal greco, “melano” vuol dire nero e “ceto” indica mostro marino, in riferimento alle sue brutte sembianze. Alcuni di questi hanno anche organi luminosi, non solo la testa. Sono tra gli esempi più straordinari di adattamento biologico!
Il caso di Tenerife mette in luce il primo avvistamento della storia in queste acque. Noto con il nome scientifico di Melanocetus Johnsonii, è stato immortalato dal fotografo David Jara Boguñá. Diffonde le immagini su Instagram insieme alla ONG Condrik che di solito ricerca squali. Secondo il resoconto di quest’ultima, finora erano stati avvistati solo esemplari morti. Ma perché è salito secondo il loro parere scientifico?
Al di là delle parole degli antichi, questi studiosi pensano che potrebbe essere risalito perché malato o perché le stesse correnti marine ascendenti, lo abbiano condotto lì. Allora, si può andare lo stesso a Tenerife?
Itinerario pratico, consigli per andare sull’Isola dell’eterna Primavera!
Al di là del mito, leggenda, storia, cultura e paura, è bene sapere che Tenerife è una località è speciale. Di Madrepatria spagnola, ma vicinissima al confine con l’Africa, costituisce insieme a La Palma, La Gomera ed El Hierro, la provincia di Santa Cruz de Tenerife. Geograficamente insolita, calda tutto l’anno con una temperatura stabile di 23°, è un gioiello tutto da scoprire: ha persino un vulcano dormiente che di questi tempi… potrebbe spaventare!
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Infatti, è dominata dal Monte Teide attorno al quale, è il terzo vulcano più grande al mondo, c’è un Parco Nazionale riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Insomma, farci tappa è un’esperienza incredibile che non si fa tutti i giorni. Come se non bastasse, l’isola è impreziosita da spiagge di diverse caratteristiche: alcune sono bianche come l’oro, altre nere come la pece!
Incastonata nel mezzo dell’Oceano Atlantico è a 4 ore di volo dall’Italia, e andarci in qualsiasi stagione è un surplus non indifferente. Dato il clima subtropicale, è calda tutto l’anno, e gli stessi inverni sono miti e le primavere per niente fastidiose. Quindi, che sia dicembre e gennaio, non si sbaglia se si ama il caldo non torrido. Ma se si è nelle sole condizioni di andare da maggio a luglio, non è un problema se ci sarà più caldo del previsto. È chiaro che agosto sia il mese più caldo, ma ognuno deve adattarsi in base alle sue esigenze. Sapere che però è accessibile in ogni periodo è un di più da non sottovalutare.
Da non dimenticare eventi come sfilate, musiche e danze tradizionali con il Carnevale di Santa Cruz pria della Quaresima. Quindi, il periodo potrebbe essere interessante anche culturalmente parlando, tanto che febbraio accoglie tantissimi turisti ed è gemellata con Rio De Janeiro per il carnevale.
Non bisogna nemmeno sottovalutare che la Capitale, appunto Santa Cruz, è una città cosmopolita e sviluppata con tanto di porto in un’ottima posizione rispetto San Cristóbal de La Laguna. Rinomate le spiagge di Playa de las Teresitas per la movida, ma se si desidera qualcosa di più tranquillo annotarsi le zone Nord. Appunto, Garachico, Taganana e Tegueste, in cui si vive e apprezza uno stile di vita coloniale e rilassante.
Ancora ci sono sulla costa meridionale le località perfette per i turisti poiché anche poco distanti dall’aeroporto di Tenerife Sud Reina Sofía. Si parla de la Playa de las Américas vicino alla città di Los Cristianos, il centro della movida di Tenerife. Anche quest’ultima ha una spiaggia molto bella, si possono fare escursioni e minicrociere, come anche la visita a La Gomera. Passeggiare sul lungo mare poi, con locali, bar e caffetterie di qualità, come chiedere altro?
Infine, ci sono anche villaggi di pescatori caratteristici come La Caleta, panorami lunari e paesaggi dai colori vivaci. Insomma, se si organizza un viaggio su questi punti d’interesse, si viaggia alla scoperta di un luogo magico!