Benedict Cumberbatch ci sta seriamente pensando, nonostante nutra non pochi dubbi. Il ritorno del ‘suo’ Sherlock potrà avvenire solo ad una condizione.
All’interno di una programmazione televisiva italiana ma non soltanto, che propone serie infinite arrivate spesso alla doppia cifra, si pensi soltanto al nostro “Don Matteo”, ve n’è una che per milioni di telespettatori ha avuto vita troppo breve.

“Sherlock” è una serie televisiva britannica che ha visto la luce nell’ormai lontano 2010. Le opere ‘classiche’ di Sir Arthur Conan Doyle sono state liberamente adattate alla Londra dei giorni nostri anche se i protagonisti assoluti della scena sono sempre loro: Sherlock Holmes e John Watson. Il geniale detective ha avuto il volto di Benedict Cumberbatch mentre Martin Freeman ha impersonato il Dottor Watson. Scelte che si sono rivelate perfette. Il grande successo della serie è, in buona parte, merito loro, per aver saputo dare volto, voce ed emozioni ‘originali’ a due personaggi che nella storia del cinema hanno avuto numerosi ‘tradizionali’ interpreti. Soltanto qualche anno dopo la prima edizione della fortunata serie, Benedict Cumberbatch è stato il protagonista di un ‘gioiello’ dal titolo The Imitation Game. La pellicola è l’adattamento cinematografico della biografia di Alan Turing, il genio matematico britannico, ritenuto il padre dell’informatica, interpretato dallo stesso Benedict Cumberbatch, che durante la seconda guerra mondiale ha decriptato i messaggi segreti tedeschi crittografati con la celeberrima macchina Enigma. Il film è stato candidato ad otto premi Oscar.
Ha vinto l’iconica statuetta per la miglior sceneggiatura non originale.
Benedict Cumberbatch reunion con Martin Freeman?
Ad oggi quante possibilità ci sono di rivedere insieme i due famosi coinquilini dell’appartamento in affitto al 221B di Baker Street a Londra?

Ad ascoltare la voce ed il volto dello Sherlock Holmes “arrogante, intelligente, sociopatico iperattivo“ forse non molte. Sembra, però, che Benedict Cumberbatch lasci uno spiraglio aperto, giusto lo spazio necessario per non far spegnere la speranza. Le parole dell’attore inglese sono chiare e colgono l’essenza del dubbio che le riveste. Su Variety la sua risposta: “Una nuova stagione dovrebbe essere migliore di quanto non sia mai stata prima. Lasci loro o te stesso con la voglia di altro. C’è sempre quel prurito da grattare, ma penso che dovrebbe essere la versione superlativa di ciò che abbiamo già ottenuto “. Il nodo da sciogliere è infatti tutto qui. Difficile, infatti, riuscire a mettere su carta, e poi davanti ad una cinepresa, una sceneggiatura che sembra aver dato ‘tutto’ il meglio di sé nelle quattro precedenti serie. Nessuna speranza pertanto? La speranza c’è sempre anche perché le parole di Martin Freeman, il Dottor Watson, riportate da comingsoon.it, lasciano la fiammella ancora ben viva: “Se dovesse succedere qualcosa che convincesse tutti, dovremmo esserci veramente tutti e allora la mia risposta sarebbe sì“. Non ci resta che…attendere.