Il famoso chef (o macellaio, per meglio dire) Salt Bae apre a Milano ma il video di lancio del locale non passa inosservato. La gaffe diventa virale.
Dopo le voci su Napoli e su Roma, Salt Bae è pronto a inaugurare il suo primo ristorante a Milano. Pochi giorni fa infatti il noto macellaio Nusret Gökçe ha firmato un accordo per l’apertura di uno spazio all’interno di Casa Brera, l’albergo che ha aperto i battenti in tempi recenti in Piazzetta Bossi, un palazzo storico disegnato da Pietro Lingeri e poi restaurato dall’abile mano di Paolo Asti. E proprio per promuovere il suo approdo nel capoluogo lombardo, il cuoco – se così si può definire – ha pubblicato una clip promozionale.

Nel video però si è reso protagonista di una gaffe che non è passata inosservata, proprio mentre si appresta a tagliare il nastro del suo prossimo ristorante. E non è da escludere che lo scivolone possa costargli caro, anche perché è rimbalzato da una parte all’altra del web – e non poteva andare altrimenti. Ovviamente i commenti sotto il post diffuso via social si sono moltiplicati, più di qualcuno ha fatto notare il tentativo goffo di Salt Bae. Insomma, non esattamente il migliore dei modi per presentarsi al suo nuovo pubblico, ai suoi nuovi clienti.
Salt Bae apre a Milano ma il video diventa un caso: perché celebra la Sicilia?
“C’è la luna ‘n menzu o mari”, recita così il canto popolare siciliano che fa da sfondo musicale al video di presentazione del nuovo ristorante di Salt Bae, il primo in Italia. Nusr Et aprirà a breve a Milano, dopo varie indiscrezioni circolate con insistenza il macellaio turco ha individuato la location perfetta in Casa Brera, in Piazzetta Bossi. Non sono ancora emersi dettagli sul menu oppure sull’effettiva data del taglio del nastro ma fa parecchio discutere la clip di presentazione diventata virale sui social network. Perché? La strategia di comunicazione è risultata un po’ goffa.

Il video è stato registrato nel capoluogo lombardo ma all’interno è il festival dello stereotipo: tra spaghetti, mandolino e la lupara. Sì perché più che celebrare la città che si prepara ad accoglierlo, ha scelto di citare un mondo totalmente differente, quello della Sicilia e, nello specifico, quello della Sicilia mafiosa. Ricordate la scena de Il Padrino dove viene intonata proprio la canzone? Ecco, allora capirete lo sdegno espresso da numerosi utenti sotto il post. Sul fatto che sia partito con il piede sbagliato non c’è dubbio.