Blood Mary e Mary Tudor: qual è la correlazione tra il drink e la regnante?

Da Mary Tudor al Bloody Mary, il legame tra storia e cocktail è più intricato di quanto sembri. Una regina sanguinaria, un drink rosso come il suo soprannome e una leggenda da brividi.

Mary Tudor non era il tipo di regina che si dimentica facilmente. Nata in un’epoca in cui il trono si guadagnava con il sangue, ha fatto di tutto per riportare il cattolicesimo in un’Inghilterra ormai protestante. Il suo metodo? Bruciare vivi gli oppositori. Centinaia di persone finirono sul rogo, e il popolo non la perdonò. La chiamarono “Bloody Mary”, un soprannome che non lasciava spazio a dubbi. Eppure, nonostante il pugno di ferro, la vita non le regalò soddisfazioni… il figlio tanto desiderato non arrivò mai. Quando la sua pancia si gonfiò, pensò di essere incinta. In realtà, la morte le stava già bussando alla porta.

cocktail Bloody Mary
Blood Mary e Mary Tudor: qual è la correlazione tra il drink e la regnante? – formatonews.it

Nel tempo, la sua fama è andata ben oltre la Storia. Si è trasformata in leggenda, in spauracchio da raccontare ai bambini. C’è chi dice che il suo spirito inquieto infesti gli specchi e che basti pronunciare il suo nome tre volte per farla apparire. Non è la sola versione, alcuni giurano che Bloody Mary fosse una giovane sepolta viva, altri parlano di una bambina assassina. Horror e superstizione si sono mescolati, creando una figura che vive tra realtà e incubo. Ma tutto questo che c’entra con il drink?

Chi ha davvero inventato il Bloody Mary?

Chi può davvero rivendicare la paternità di questa bevanda iconica? Dipende da chi chiedi. C’è chi dice sia stato George Jessel, attore e produttore americano, che negli anni ’30 cercava un modo per riprendersi dai postumi di una sbornia. Mescolò vodka e succo di pomodoro, semplice ed efficace. La storia sembrerebbe chiudersi qui, se non fosse che un certo Fernand Petiot, bartender francese trasferitosi a New York, ha sempre sostenuto di aver reso il drink quello che è oggi. Lui prese la versione base di Jessel e le diede carattere, aggiungendo spezie, tabasco, salsa Worcester, succo di limone e un pizzico di sale e pepe. Il risultato? Un cocktail dal sapore deciso, perfetto per chi ama i gusti forti e un po’ di pepe nella vita.

cocktail Bloody Mary
Chi ha davvero inventato il Bloody Mary? – formatonews.it

Ma il nome? Anche qui le ipotesi sono tante. Alcuni credono che derivi da Mary Pickford, stella di Hollywood degli anni ’20, che aveva già un drink a lei dedicato (anch’esso rosso), ma si dice che preferisse il Bloody Mary. Altri pensano a una cameriera di nome Mary che lavorava in un bar chiamato “Bucket of Blood”, un posto non proprio raffinato. E poi c’è la teoria più inquietante che è quella che abbiamo già accennato e che vede il legame con Maria Tudor, la regina d’Inghilterra dal pugno di ferro, soprannominata “Bloody Mary” per le sue spietate persecuzioni religiose. Il colore del cocktail, così simile al sangue, non fa che alimentare la leggenda. Coincidenza o macabra ispirazione?

Un altro dettaglio curioso è il gambo di sedano. Non era previsto nella ricetta originale, ma sembra che sia stato aggiunto per caso negli anni ‘60. La storia vuole che un cliente del Pump Room dell’Ambassador East Hotel di Chicago, non trovando uno stirrer per mescolare il suo drink, abbia preso un gambo di sedano e lo abbia usato come cucchiaio. Da quel momento è diventato un elemento iconico del Bloody Mary. Anche se oggi si trovano varianti con guarnizioni più elaborate – olive, spiedini di gamberetti, fette di bacon – il sedano resta un classico intramontabile.

Ricetta e preparazione del Bloody Mary

Ma veniamo al sodo: come si prepara un Bloody Mary perfetto? Ecco la ricetta classica.

Ingredienti:

  • 4,5 cl di vodka
  • 9 cl di succo di pomodoro
  • 1,5 cl di succo di limone
  • 2/3 gocce di salsa Worcester
  • Un pizzico di sale e pepe nero
  • Qualche goccia di Tabasco (a piacere, in base a quanto lo vuoi piccante)
  • Ghiaccio
  • 1 gambo di sedano per guarnire
cocktail Bloody Mary
Ricetta e preparazione del Bloody Mary – formatonews.it

Preparazione:

  • Riempi un bicchiere highball con ghiaccio.
  • Versa la vodka, il succo di pomodoro e il succo di limone.
  • Aggiungi la salsa Worcester, il sale, il pepe e il Tabasco.
  • Mescola delicatamente con un cucchiaio lungo (o usa lo shaker se preferisci).
  • Guarnisci con un gambo di sedano e, se vuoi, aggiungi una fettina di limone sul bordo.

Consiglio extra: Se vuoi un gusto ancora più intenso, puoi “sporcare” il bordo del bicchiere con un mix di sale e pepe prima di versare il cocktail.

Il Bloody Mary è uno di quei cocktail che dividono: o lo ami o lo detesti. Ha un gusto intenso, speziato, un po’ piccante, che non lascia indifferenti. Ma proprio per questo è così affascinante. Perfetto per il brunch della domenica, ideale per rimettersi in sesto dopo una serata impegnativa, amatissimo dagli amanti dei sapori decisi. Che sia nato da una star del cinema, da un re degli speakeasy o da una sovrana sanguinaria, poco importa. Quello che conta è che, dopo quasi un secolo, continua a essere uno dei drink più iconici di sempre.

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