Da palazzo in disuso ad ambulatorio attrezzato: il nuovo progetto pubblico e privato che vede coinvolto il Policlinico Umberto I di Roma.
Una bellissima notizia per tutti i cittadini romani, e non, per una nuova opera di riqualificazione urbana che donerà alla città un nuovo ambulatorio. All’interno della cittadella del Policlinico Umberto I, infatti, un edificio precedentemente diroccato diventerà ora un ambulatorio attrezzato per le visite intramoenia.

Questo è il caso di un primo progetto pubblico-privato, che nel giro di qualche anno permetterà finalmente alla struttura di accogliere tanti pazienti: l’iter per l’avvio dei lavori, come riportato da LaPresse, è già stato completato ed entro l’inizio del prossimo anno si avranno anche i risultati della gara europea per aggiudicarsi i lavori di ristrutturazione ed allestimento.
L’obiettivo, secondo quanto riportato, sarebbe quello di consegnare entro la primavera del 2027 (all’incirca quindi fra due anni) una struttura operativa al policlinico universitario; una bella notizia per la sanità del Lazio, ma anche, più in generale, per quella italiana.
Un progetto pubblico-privato per il Policlinico Umberto I fa diventare una palazzina in disuso un ambulatorio
Come spiegato a LaPresse dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Universitaria, Fabrizio d’Alba, questa nuova struttura sarà utilizzata per la libera professione sia dai medici del Policlinico Umberto I, sia per il personale d’assistenza. Questo nuovo ambulatorio nasce quindi, come sottolineato da D’Alba, attraverso un accordo con un soggetto privato, che aiuterà nella realizzazione dell’opera sia fornendo le tecnologie che occupandosi dell’organizzazione.

“In questo modo il Policlinico avrà nel suo perimetro una struttura sua per libera professione che permetterà ai suoi dirigenti di fare questa attività prevista della norma a casa loro, nel loro ospedale” ha spiegato il direttore generale. Grazie a questo progetto,
l’edificio sarà ristrutturato e dotato di macchinari diagnostici dall’azienda privata che si aggiudicherà la gara; la concessione durerà 10 anni, ai termini dei quali l’ospedale acquisirà al cento per cento l’edificio e tutte le attrezzature.
“L’opportunità è di fare un’opera che useremo per dieci anni, che nel nostro intendimento e per quello che abbiamo visto nei conti e con il piano che abbiamo approvato, si pagherà con l’introito della libera professione e alla fine resterà nella disponibilità e nel patrimonio dell’azienda” ha aggiunto D’Alba, sempre a LaPresse. Inoltre, ha sottolineato come chi si aggiudicherà la gara dovrà realizzare il manufatto, oltre a dotarlo di tecnologie, arredi, attrezzature e servizi. Una collaborazione che porterà vantaggi ad entrambi, anche ovviamente alle finanze pubbliche.